Da “Il Fiat Standard - La schiavitù del debito come alternativa alla civilizzazione umana”, di Saifedean Ammous, 2021, pag. 27-30
Il fiat standard può essere definito come l’implementazione obbligatoria di una tecnologia a registro centralizzato, basata sul debito, che monopolizza a livello mondiale i servizi finanziari e monetari.
Esso è nato, come abbiamo visto, dalla necessità di gestire il default de facto dei governi con riguardo agli obblighi di convertibilità tra oro e valute nazionali.
Non è stato affatto progettato per ottimizzare l’esperienza utente nell’utilizzo della valuta, l’esecuzione delle transazioni monetarie e il rapporto con le banche.
Partendo da questo punto fermo, il presente capitolo getta uno sguardo ravvicinato al motore della tecnologia monetaria che oggi alimenta la maggior parte del commercio mondiale.
Contrariamente a quanto suggerisce il nome, il denaro fiat moderno non viene creato dal nulla per volontà del governo; in altre parole non sono più gli Stati a stampare valuta distribuendola alla società.
Il suo funzionamento è diventato nel tempo molto più sofisticato e contorto.
Oggi, possiamo affermare che la caratteristica fondamentale del sistema fiat sia quella di trattare le promesse di pagamento, governative o emesse da una istituzione monetaria autorizzata, come fossero moneta.
Nella rete Bitcoin per effettuare i pagamenti e regolare le transazioni possono essere utilizzate solo le monete esistenti.
In maniera analoga, in un’economia basata sull’oro possono essere usate solo le monete o i lingotti d’oro già prodotti.
In entrambi sistemi, venditori o mutuanti possono decidere di consegnare un bene presente in cambio di una promessa di pagamento a valere su Bitcoin ancora da generare o su oro ancora da estrarre, ma solo assumendosi i rischi a livello personale.
Qualora infatti i mutuatari non riuscissero a restituire le monete secondo i termini contrattuali, la perdita ricadrebbe interamente su di loro.
Nel fiat standard il credito consente invece di anticipare al presente valuta che verrà generata solo in futuro.
Accendendo un prestito, infatti, la banca genera dal nulla una quantità di valuta fiat che va ad aggiungersi a quella in essere prima dell’operazione.
In altre parole, la rete fiat crea denaro ogni qualvolta un’entità autorizzata dal governo concede un prestito in valuta fiat locale.
Essendo nato dall’inadempienza del governo, la caratteristica essenziale del fiat standard è l’utilizzo del decreto governativo come fonte di valore del denaro.
Questo rende il debito statale assimilabile in tutto e per tutto al denaro.
A cascata, le garanzie statali sull’intero sistema bancario rendono il credito emesso dal sistema bancario equiparabile a quello del governo.
In sostanza il congresso degli Stati Uniti e la Fed non sono le uniche istituzioni in grado di creare denaro dal nulla; lo stesso miracolo viene compiuto anche da qualsiasi banca commerciale attraverso l’erogazione del credito.
Offuscare la linea di demarcazione tra denaro e credito rende praticamente impossibile poter misurare l’offerta di denaro.
In un sistema di pagamento come Bitcoin, o ancorato all’oro, solo il denaro presente può essere utilizzato per regolare i pagamenti ed estinguere i debiti.
Nel sistema fiat, invece, si possono utilizzare anche strumenti monetari non giunti a piena maturazione; in altre parole debito, purché garantito da una entità commerciale dotata di licenza bancaria.
A differenza di quanto accade nel gold standard puro o con il Bitcoin, l’offerta monetaria fiat non corrisponde a un numero fisso e oggettivo di unità scambiate tra i membri della rete.
Al contrario, le unità sono effimere, venendo create e distrutte in maniera continuativa.
La loro quantità totale dipende anche dalla scelta soggettiva della definizione di denaro che si utilizza, ciascuna a suo modo sempre imprecisa e imperfetta.
Ciò rende virtualmente impossibile sia ottenere una misura oggettiva dell’offerta di denaro, sia verificarla, come invece è possibile fare nel caso di Bitcoin.
Quando si contrae un mutuo per acquistare una casa, la banca non utilizza un ammontare già preesistente e disponibile nelle proprie riserve di cassa nè, ovviamente, attinge al saldo di conto corrente di un altro depositante.
Semplicemente emette il prestito creando dal nulla i dollari necessari a pagare il venditore della casa.
Si tratta in sostanza di denaro che prima dell’emissione del prestito non esisteva.
Esso trova la propria ragione d’essere sul rispetto del contratto di mutuo, cioè sul regolare pagamento delle rate durante tutta la durata del prestito.
Nell’acquisto della casa, dunque non si paga utilizzando alcun bene presente.
Detto ancora in altri termini: il denaro dato in prestito al mutuatario affinché possa pagare il venditore non è stato precedentemente risparmiato da nessuno.
La casa, ovvero un bene presente, viene consegnata al mutuatario senza che in cambio venga coinvolto un bene altrettanto presente.
Il venditore non concede alcun credito al mutuatario, nè si assume il rischio di insolvenza; a farlo è la banca, anche se in ultima analisi il rischio fa capo alla banca centrale che allo stesso tempo garantisce istituto di credito, prestito e valuta.
Qualora il credito fosse stato concesso direttamente dal venditore, questi si sarebbe fatto carico del rischio di insolvenza della controparte rinunciando al suo bene presente, cioè la casa, in maniera volontaria senza coinvolgere altri soggetti.
Grazie al sistema fiat, invece, il venditore riceve immediatamente e per intero il controvalore della casa e, allo stesso modo, l’acquirente entra immediatamente in possesso della casa.
Entrambi possono disporre pienamente di un bene presente nonostante prima della transazione ve ne fosse uno solo, la casa.
In ultima analisi, ciò che fa il denaro creato dal nulla dalla banca per pagare il venditore è scaricare il rischio di insolvenza implicito nella transazione su tutti i detentori di moneta.
Ovviamente tutte e tre le parti coinvolte nella compravendita della casa sono soddisfatte; tuttavia, chiediamoci: potrebbe essere sostenibile, in un libero mercato, tale operazione?
Essa appare favorevole all’acquirente, che può comprare una casa senza dover pagare l’intero prezzo in anticipo.
Sembra essere favorevole anche al venditore in quanto, finanziando potenzialmente un numero maggiore di acquirenti, fa lievitare il prezzo della casa.
Appare anche favorevole alla banca, che può generare nuovo denaro fiat a costo marginale quasi nullo ogni volta che un nuovo mutuatario vuole comprare un’abitazione.
Tuttavia, tale transazione funziona solo esternalizzando i rischi impliciti e scaricandoli sulla società nel suo insieme.
Proteggendo l’acquirente, il venditore e la banca dall’insolvenza, il sistema fiat fa sì che i detentori di moneta fiat assumano il rischio implicito nell’operazione attraverso un aumento dell’offerta di denaro, ovvero mediante la svalutazione monetaria.
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